Disponibile dal mese di marzo 2024
Marjolaine Leray e Marie-Sabine Roger
9788857613697
10,00€
Una giocosa riscrittura in rima del Brutto Anatroccolo per riflettere sul bullismo e imparare a valorizzare l’unicità di ciascuno.
L’anatra Giuseppina Colloverde è molto orgogliosa della sua covata: cinque uova perfettamente ovali e quasi identiche, se non fosse per alcune macchiette. Quand’ecco che un’improvvisa folata di vento le sparpaglia ovunque insieme alle uova di tante altre mamme, anatre, oche, galline, pavonesse… Cercandole per tutto il giorno, Giuseppina riesce a ritrovarle tutte e si addormenta stanca e soddisfatta. Al mattino, però, si accorge che c’è un uovo in più nella sua covata! È innegabile che sia diverso dagli altri ma non fa nulla… lei gli vorrà bene lo stesso. Sfortunatamente gli altri anatroccoli non la pensano così e prendono in giro il fratellino grosso e goffo chiamandolo beffardamente ‘anatrocoso’. Crescendo, il piccolo rimane diverso dagli altri ed è sempre più triste. Finché un giorno le cose cambiano e i fratelli e la sorella smetteranno di ridere.
Questa riscrittura divertente e raffinata del classico di Andersen è perfetta da leggere ad alta voce, grazie alla musicalità dei testi. Le vivaci illustrazioni schizzate a matita nella consueta palette ridotta di Marjolaine Leray (rosso, giallo, nero, bianco) completano a meraviglia il testo in questa storia che, con giocosa leggerezza, invita a riflettere su temi importanti quali il bullismo e il rispetto della diversità. Come ogni fiaba che si rispetti, si conclude con una morale che ci invita a dare valore alla nostra unicità e ad avere fiducia in noi stessi.
da 6 anni prime letture
Edizione in brossura stampata in Italia su carta Sappi Magno Natural 170gsm ad alto contenuto di riciclo.
Marie-Sabine Roger è nata a Bordeaux nel 1957 e scrive storie dall’età di 13 anni. Ha iniziato a lavorare come insegnante di scuola dell’infanzia per poi dedicarsi interamente alla scrittura. Ha pubblicato un centinaio di opere di letteratura per ragazzi e alcuni romanzi per adulti, diventando famosa con Una testa selvatica, Ponte alle Grazie, portato sul grande schermo dal film con Gérard Depardieu. Da alcuni anni viaggia regolarmente per incontrare i suoi lettori di tutte le età visitando scuole, biblioteche e università, con i suoi libri che parlano di solitudine, diversità, esclusione…
Marjolaine Leray è nata in un paesino della Loira Atlantica nel 1984. Nel 2005 si è laureata a Parigi in Comunicazione Visuale e ha esordito come grafica per Radio France e poi per un’agenzia pubblicitaria parigina progettando siti internet e partecipando a riunioni con persone travestite da tigri, finché non ha deciso di partire per l’Asia, dove ha viaggiato 7 mesi incontrando aquile da compagnia, giovani tartarughe marine e scimmie delle nevi. Nel 2009 ha preso una matita nera e una rossa per disegnare il suo primo albo, Un piccolo cappuccetto rosso, e qualche anno dopo si è decisa a usare due colori in più per Aprile. Il pesce rosso. Oggi realizza illustrazioni per la stampa e l’editoria nel suo studio a Nantes e di tanto in tanto torna in Asia.