Blotch Di fronte al proprio destino Con il secondo e ultimo volume delle sue disavventure, sempre autoconclusive, il personaggio di Blotch, forte di tutta la sua umana fragilità, assurge alla statura di vera, modernissima maschera comica, o tragicomica, sberleffo finale a ogni arroganza e ipocrisia. Blotch tenta ora di mirare all'Arte con la a maiuscola. E rischia di perdere il lavoro e la devota ma non troppo sottomessa fidanzata. Ma sarà lei che in qualche modo lo salverà... Un personaggio, un segno, un umorismo irresistibili. Blutch (1967) inizia a collaborare professionalmente con la rivista Fluide Glacial, divenendone presto una delle colonne. Lí raggiunge l'apice della sua inconfondibile maestria nell'uso del pennello proprio con Blotch, dove il segno si sposa con la narrazione con straordinaria, aderentissima efficacia. La sua ricerca stilistica si indirizza anche verso il realismo e l'onirico con Peplum, libero adattamento del Satyricon di Petronio, Mitchum e La volupté. Collabora anche come illustratore per diverse importanti testate, da Libération al New Yorker. Blotch è l'autore di uno dei sette episodi del lungometraggio di animazione Peur(s) du noir (gli altri sono di Mattotti, Burns, Dupuy & Berberian...). È uno dei segni più interessanti e affascinanti del fumetto contemporaneo, e viene per la prima volta presentato in Italia con Blotch. Blutch è il presidente, eletto dai precedenti Grand Prix, dell'edizione del 2010 del Festival International de la Bande Dessinée di, ovvero ha ricevuto il Grand Prix de la Ville d'Angoulême, massimo riconoscimento per un autore europeo. Blotch Di fronte al proprio destino di Blutch 48 pagine in carta patinata opaca 150 g/m2 Copertina 300 g/m2, plastificata opaca 17x24 cm Brossurato, rilegato a filo refe 9,90 euro
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