Andrea Bruno Sabato tregua 32 pagine b/n, 30×42, 2011 collana sudaca Un libro enorme quasi come la Gazzetta dello Sport. Una storia di marginalità che si svolge in una provincia italiana fredda e malsana. Il bar del ciclista, una macchina nel lago, un negro. Realismo cupo e visionario che richiama alla memoria le pellicole del regista ungherese Bela Tarr.
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